Tecnica delle autopsie per riscontro diagnostico
congiunti e che fanno leva sul rapporto personale tra famiglia e curante, rendendo questi partecipe, morto il paziente, della pietà funeraria. Così
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riconoscersi valore di verifica sull' operato del curante, non è corretto attribuire a questi la scelta del caso la cui diagnosi è da verificare. In
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Accade di sentire dichiarare lo scarso interesse per un caso «ovvio». Ma quante volte in questi casi ovvii si riscontrano imperfezioni diagnostiche
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concerne il riscontro diagnostico, all'art. 36 è detto che «è eseguito, alla presenza del primario o del medico curante, ove questi lo ritenga necessario
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Per quanto concerne il riscontro diagnostico, all'art. 36 è detto che «è eseguito, alla presenza del primario o del medico curante, ove questi lo
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illuminati affidano per testamento il compito di provvedere al rilascio della propria salma per questi scopi. Si tratta peraltro di un espediente che
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dell'esenzione dal riscontro autopsico. Su questi e altri aspetti storici e civili, vedi G. MOTTURA, Compiti e prospettive dell' anatomia patologica
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Accademia della crusca
